Appuntamento con il talento, nel segno di Lucio Dalla

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21 Luglio 2020, ore 21.15, Piazza Maggiore, presentazione in anteprima del videoclip di Alessandro Amante “Solo per me” (Henna) Ghemon Feat. Lucio Dalla, ospite della Rassegna della Cineteca di Bologna “Sotto le stelle del cinema”. Alessandro Amante è il vincitore della prima Residenza Artistica dedicata ai giovani talenti realizzata da Fondazione Lucio Dalla nella casa dell’artista cui è dedicata.

Dopo la riapertura della grande casa di Lucio Dalla, la presentazione del videoclip “Solo per me”, esito della prima Residenza Artistica realizzata da Fondazione Lucio Dalla, rappresenta un ulteriore importante passaggio nella ripresa delle iniziative nel nome di Lucio, dopo il lungo periodo di sospensione per la situazione sanitaria.

Lo scorso Ottobre cinque giovani video-maker erano stati selezionati, tramite un Bando lanciato da Fondazione Lucio Dalla con la collaborazione dell’Ufficio Musica del Comune di Bologna, per partecipare a due giornate di “immersione nel mondo di Lucio” e per compiere, insieme a professionisti del settore e testimoni della vita e del lavoro dell’artista, un percorso creativo finalizzato a proporre la propria idea di videoclip per “Solo per me”, il brano che Ghemon ha scritto reinterpretando “Henna” di Lucio Dalla.

“Solo per me” è stato messo a disposizione dell’iniziativa da Pressing Line, la casa discografica fondata da Lucio Dalla che è ancora oggi al lavoro nello scouting e nella promozione di giovani talenti. Il brano fa parte dell’Album “Bella Lucio”, nato nel 2015 da un’idea di Marcello Balestra discografico e collaboratore di Lucio Dalla, che oltre alla traccia di Ghemon racchiude altri dieci brani scritti da star del RAP italiano reinterpretando altrettanti brani di Lucio Dalla, con la direzione artistica e di produzione di Franco Godi. “Bella Lucio”, sottolinea Marcello Balestra, “dimostra quanto il repertorio di Lucio possa dialogare con nuove energie autorali rappresentate dai rapper, attualizzarsi nella loro voce, anche per raggiungere ed incuriosire il mondo dei più giovani, di coloro che non hanno avuto ancora la fortuna o l’occasione di conoscere Lucio e la sua riconosciuta capacità di essere sempre avanti”.

Tra i protagonisti di questo progetto discografico, Ghemon, autore di “Solo per me” (Henna) racconta “ho scelto un brano di Lucio Dalla che mi parlasse all’anima e alla pancia. Ci sono tantissimi pezzi strepitosi ma volevo qualcosa che mi rappresentasse da vicino. Quando ho scoperto come Lucio ha scritto la storia di Henna al largo delle Tremiti, pensando alla guerra che c’era allora nei Balcani ho rivisto in qualche modo quello che stavo vivendo io in quel momento. Erano infatti i giorni degli attentati terroristici in Francia e quello che stavo provando era forse simile a quello che provava Lucio, ovvero il mio pensiero andava a dei fratelli in giro per il mondo che si stavano facendo del male. Era un pezzo che mi parlava nella sua interezza, ho aggiunto le mie strofe al brano e per me si è realizzato un sogno: sposare le mie parole con quelle di Dalla.”

La scelta del brano su cui si è giocata la sfida tra i giovani partecipanti alla residenza artistica è chiarita da Ambrogio Lo Giudice, regista, amico e collaboratore di Lucio Dalla: Henna è un capolavoro, molto amato da Lucio, non molto conosciuto, sicuramente poco valorizzato. Certamente uno dei brani più belli della produzione di Lucio Dalla. Il RAP della versione di Ghemon è un valore aggiunto che lo attualizza”.

L’idea di Henna nasce per caso, nel 1992, “Eravamo alle Tremiti, sul gommone” ricorda Andrea Faccani, Presidente di Fondazione Lucio Dalla “il cielo veniva attraversato dai caccia che volavano verso i Balcani e Lucio mi disse Guarda Andrea, noi siamo qui a farci il bagno, le signore raccolgono i capperi e loro si sparano…fino a poco tempo fa giocavano insieme a basket, erano fortissimi e ci emozionavano quando per la vittoria si abbracciavano, ora per la vittoria con quelle stesse mani e quelle stesse braccia si strozzano… ”.

Lucio si sente triste, ha bisogno di trovare in sé stesso qualcosa che dia significato alla vita e nasce così Henna, “una canzone diversa da tutte le altre. Richiama l’atmosfera di Come è profondo il mare, ma se ne differenzia per il sapore intimista; Henna è una canzone in cui Lucio non parla agli altri, come quasi sempre fa, ma a sé stesso e trova nell’amore, nell’amore assoluto, totale, l’unica possibile soluzione alla guerra e all’oppressione”, aggiunge Paolo Piermattei, musicista e collaboratore di Lucio Dalla, “In Henna, nelle parole che Ghemon ha riportato nella sua canzone, Lucio afferma che l’amore è la salvezza: l’amore assoluto, l’amore che si muove dal cuore, che ti esce dalle mani e cammina sotto i tuoi piedi, l’amore francescano, nella sua più semplice purezza.

Henna è una preghiera, una preghiera agli uomini, per gli uomini. Senza dubbio era il brano che più di tutti Lucio aveva nel cuore, che ha sempre fatto in tutti i suoi live, e rappresenta la sua capacità di andare in profondità e di arrivare alla verità, mettendosi in rapporto con sé stesso, incontrandosi”.

Ghemon raccoglie tutto questo, lo sente, lo fa proprio e scrive “Solo per me”. Sottolinea Cristiano Governa, giornalista, scrittore, sceneggiatore: “scrivendo Solo per me Ghemon è stato fedele ad Henna perché la ha tradita completamente. Ha fatto la propria canzone, a partire da Lucio”. Inoltre, “la distanza che sembra separare la musica di Solo per me da quella di Henna è solo apparente, “infatti” precisa Anna Scalfaro, docente di Musicologia e Storia della musica al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna “nella ripresa dei contrappunti si incontrano i due generi con il risultato che l’uno dà forza all’altro”. Del resto lo stesso Lucio Dalla non si sentiva certo distante dal rap, ricorda infatti Paolo Piermattei che “Lucio scherzava spesso su sé stesso, sostenendo di essere stato il primo rapper italiano e come dargli torto pensando per esempio a Disperato erotico stomp, scritta nel 1977…”.

Nei saloni in cui Lucio Dalla ha vissuto e lavorato i cinque videomaker hanno dunque raccolto queste ed altre suggestioni ed è nata l’idea di videoclip che ciascuno, al termine della Residenza Artistica, ha presentato alla Giuria che ha poi decretato la vittoria del giovane regista Alessandro Amante “che ha proposto un’idea di grande impatto emotivo, in grado sia di restituire la forza delle parole di Ghemon che l’atmosfera di Henna.

Un’idea sorprendente cui è sottesa una riflessione profonda, universale e senza tempo così come Lucio ha voluto Henna e così come emerge con incisività dal racconto di Ghemon” commentava Ambrogio Lo Giudice, presidente della Giuria dell’iniziativa.

Aggiudicatosi l’incarico, da parte di Fondazione Lucio Dalla, per la realizzazione del videoclip proposto, Alessandro Amante ha girato lo scorso Febbraio, sui colli bolognesi, il videoclip “Solo per me”. Parlando della fase di pre-produzione, Alessandro Amante racconta: “Un momento significativo per me è stata la collaborazione con l’illustratore Luca Bulgheroni che ha realizzato uno storyboard eccezionale, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista pratico, in quanto strumento importante sul set per realizzare il video”, mentre in merito alla fase di realizzazione il giovane regista commenta: “Quando è stato il momento di girare, ho avuto l’onore di avere come direttore della fotografia il Maestro Gian Filippo Corticelli, amico e storico collaboratore del regista Ambrogio Lo Giudice, mentore e presidente di giuria dell’iniziativa, insieme hanno girato tutti i video musicali di Lucio Dalla. E’ stato davvero emozionante vedere un David di Donatello sul set:

la sua sicurezza, la sua profonda conoscenza e il suo modo di fare sono state un grande esempio e una lezione sul fare cinema che sempre porterò con me”.

Dopo la presentazione in anteprima il 21 Luglio 2020, alle ore 21.15, in Piazza Maggiore, alle 22 il videoclip verrà pubblicato sul canale Lucio Dalla Vevo e successivamente alla première del 21 Luglio, ospite della Rassegna “Sotto le stelle del cinema” della Cineteca di Bologna, il videoclip proseguirà il suo percorso con l’intento di partecipare a festival del videoclip e del cortometraggio, sia Italia che all’estero.

Commenta Andrea Faccani “Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa a supporto del giovane talento e fieri di presentare il lavoro realizzato dal giovane regista Alessandro Amante. E’ stato necessario attendere, superare un periodo difficile, ma potere presentare il videoclip “Solo per me” nell’incredibile cornice di Piazza Maggiore, ospite della Rassegna “Sotto le stelle del cinema” e, soprattutto, avere Gian Luca Farinelli, che di cuore ringraziamo, quale padrino di questo “battesimo”, ci riempie di gioia e ci aiuta a lasciare alle spalle il silenzio e la preoccupazione delle settimane trascorse nella forzata immobilità e ci sprona a guardare al futuro con fiducia, come Lucio ha sempre fatto, e a mettere ancora più energia nella realizzazione delle iniziative nel suo nome”.

Emozionato, Alessandro Amante sottolinea: “La possibilità di avere la prima al “Cinema più bello del mondo” è una gioia che difficilmente riesco a esprimere a parole. Su quel palco ci sono stati i più grandi filmmaker e le pellicole proiettate durante le varie edizioni sono capolavori internazionali e colgo l’occasione per ringraziare la Cineteca di Bologna per l’opportunità e la Fondazione Lucio Dalla per la fiducia che ha avuto nei miei confronti”. Prosegue poi Sono molto emozionato e spero che il nostro lavoro possa essere di interesse del pubblico, come il messaggio che ho cercato di far passare attraverso le immagini. Partendo dalla frase “la guerra non è interessante se è in televisione” presente nella canzone, ho cercato di lanciare una riflessione attraverso una provocazione… come sarebbe la nostra percezione della guerra se improvvisamente ci trovassimo in una situazione di estremo pericolo causata dall’eco di un conflitto passato? Come ne usciremmo da una situazione del genere? Questa è la domanda a cui ho cercato di dare risposta. Non poteva mancare la presenza salvifica e risolutiva di Lucio Dalla, che ho omaggiato nel videoclip. Del resto, penso che la possibilità di arrivare a tante persone implica che i filmmaker abbiano delle responsabilità, e quindi ritengo che ogni occasione sia valida per riflettere o trasmettere un messaggio, qualsiasi sia la durata o il genere di video. In questo caso ho voluto soffermarmi sul problema delle mine antiuomo: questi ordigni (che causano un morto all’ora nel mondo), sono una vera e propria vergogna per l’umanità in quanto solitamente hanno come vittime per lo più i bambini, che muoiono o vengono mutilati anche a distanza di tanti anni dai conflitti. Lucio Dalla ha sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione alle persone ed è anche per questo motivo ho scritto una storia che parla di una situazione di estremo pericolo causata da una guerra lontana”.

L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con Bologna Città della Musica Unesco, IncrediBOL!, Bologna Welcome e realizzata con la collaborazione del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna ed il sostegno di CheBanca!, banca del Gruppo Mediobanca.

 

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