“Come l’oceano” Proseguono le iniziative in ricordo di Lucio Dalla
Ancora una settimana per visitare la mostra al Museo Civico Archeologico. Il 14 luglio piéce musicale con Andrea Santonastaso e Federico Poggipollini. A settembre un incontro dedicato alla grafia dell’artista e il Memorial Lucio Dalla Jazz
A dieci anni dalla scomparsa e a quasi 80 anni dalla nascita che ricorrerà nel 2023, proseguono le iniziative che il Comune di Bologna e la Fondazione Lucio Dalla condividono per ricordare l’artista bolognese.
Fino al 17 luglio sarà ancora possibile visitare la mostra “LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa” al Museo Civico Archeologico, che dal 22 settembre approderà a Roma all’Ara Pacis. La mostra, ideata da Alessandro Nicosia, con cui Fondazione Lucio Dallacondivide la curatela, e realizzata dalla società C.O.R., è un progetto completo che restituisce al pubblico le mille sfaccettature della geniale personalità di Lucio Dalla e le tante passioni che lo hanno animato. Foto, cimeli, abiti di scena, i suoi famosi cappelli, i manifesti dei film in cui ha recitato, le locandine, i suoi strumenti musicali, i quadri molti dei quali realizzati dai suoi amici artisti, le testimonianze di coloro che lo hanno amato e le molteplici e diversificate passioni come il mare, il cinema, il teatro, l’arte, motori e lo sport, ma anche grazie all’ausilio di importanti interventi musicali scenografici, conducono il visitatore nel mondo dell’artista, avvolto nelle emozioni delle sue canzoni.
“Siamo molto contenti dell’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto la mostra dedicata a Lucio” dichiara Andrea Faccani, presidente della Fondazione Lucio Dalla -. “Sono tanti i visitatori che dall’inaugurazione del 4 marzo scorso sono venuti ad incontrare Lucio alla mostra e si sono immersi nell’atmosfera di un percorso espositivo bello, ricco, articolato, che racconta la storia di Lucio Dalla, umana e professionale, in modo molto vero e sincero. Insieme ad Alessandro Nicosia, che ha ideato la mostra e con la sua società C.O.R. l’ha realizzata, abbiamo lavorato per molti mesi alla curatela, facendo insieme ricerche che mi hanno riportato ai tanti anni trascorsi con Lucio, ai tanti luoghi che abbiamo visto insieme, agli innumerevoli concerti ai quali l’ho accompagnato, alle sue passioni e alle sue stranezze, ricordi che è bello poter condividere con tutti attraverso la mostra che porterà Lucio e la sua memoria in tutta l’Italia”.
In ricordo dell’attenzione che Lucio Dalla ha sempre dedicato ai giovani, che amava definire “il seme del futuro”, Fondazione Lucio Dalla, insieme a C.O.R. Creare, Organizzare, Realizzare e a Lavoropiù, in occasione della mostra, ha dato vita ad un’iniziativa formativa, realizzata in parte sul percorso espositivo e in parte a scuola, dedicata alla Scuola Secondaria che proseguirà anche nelle successive tappe della mostra. A Bologna sono state coinvolte due classi del Liceo Musicale “Lucio Dalla” e gli esiti dei laboratori di narrativa epistolare sono stati di ispirazione a Cristiano Governa per la stesura del soggetto della piéce musicale che andrà in scena il14 luglio alle 21, nell’ambito della rassegna culturale Lavoropiù Overnight, con la partecipazione di Andrea Santonastaso e dei musicisti Federico Poggipollini e Alessandro Cosentino.
La partecipazione è a ingresso libero, per informazioni:
facebook.com/lavoropiuovernight
fondazioneluciodalla.it
www.labideeit
www.bolognaestate.it
Un modo inedito e inusuale per ricordare Lucio Dalla e raccontare l’uomo, la sua personalità, è quello scelto dalla Fondazione insieme all’A.G.I. Associazione Grafologica Italiana che Sabato 10 e Domenica 11 settembre a Bologna, in Sala Borsa, organizzerà, con la collaborazione dell’Istituto Grafologico Internazionale G. M. Moretti di Urbino e la Campagna per il Diritto di Scrivere a mano, MANUSCRIBERE, il primo grande festival dedicato alla scrittura a mano.
Un programma ricco di incontri, convegni, laboratori ed eventi, tra i quali, Sabato 10 settembre, alle 18 quello dedicato a Lucio Dalla in cui gli esiti dell’indagine grafologica su alcuni testi scritti dall’artista in diversi momenti della propria vita verranno messi a confronto con i ricordi di Ricky Portera, artista che ha condiviso con Lucio un lungo tratto di strada tra l’altro raccontato nell’autobiografia curata da Paola Pieragostini, “Ci sono cose che non posso dire. Storia di vita di Ricky Portera”, pubblicata nel 2017 e allora presentata in una suggestiva serata, a parole e in musica, organizzata dalla Fondazione nella casa di Lucio Dalla. Ricky Portera, ripensando a Lucio racconta: “Lucio aveva le mani molto piccole e da quelle mani, suonando e scrivendo, è uscito un enorme genio…sono davvero curioso di capire come il talento e il cuore si trasmettano alle mani in quel gesto unico che è fare scorrere la penna sul foglio e Lucio lo faceva continuamente, osservando la vita, cogliendola con la testa, il cuore e le mani, per poi restituirla nei suoi incredibili testi”.
Tra i numerosi relatori che parleranno di scrittura, grafologia, dell’Uomo e della sua crescita individuale, di società e di Scienza, sarà anche presente il Prof. Carlo Nofri Portavoce Unesco delle Città dell’Apprendimento e promotore, insieme agli organizzatori del festival, della candidatura della manoscrittura come Patrimonio dell’Umanità. Centrale nelle argomentazioni della candidatura è il tema che verrà trattato nell’intervento “Perdere la scrittura, perdere l’umanità” del
La Strada del Jazz, con il patrocinio della Fondazione Lucio Dalla, presenterà in Piazza Maggiore, sabato 10 e domenica 11 settembre 2022, il “Memorial Lucio Dalla Jazz”, a 10 anni dalla scomparsa del grande artista bolognese.
Il Presidente della Fondazione Lucio Dalla, Andrea Faccani, insieme al Presidente Onorario, Tobia (Umberto) Righi, condivideranno con tanti artisti amici di Lucio il ricordo di uno dei più innovativi e geniali artisti della musica italiana e nei due giorni del Memorial sono in programma anche concerti live aperti al pubblico.
Racconta Paolo Alberti, organizzatore di La Strada del Jazz: “ La Bologna di Lucio Dalla si è trovata, tra gli anni Cinquanta e Settanta, a essere testimone di un vero e proprio movimento culturale, iniziato con l’apertura del Disclub di Alberto Alberti in via Caprarie, il negozio dedicato esclusivamente al jazz d’importazione, alla formazione delle prime band cittadine, Doctor Dixie Jazz Band, Criminal Jazz Band, Panigal, Magistratus, Rheno Dixieland Band; musicisti sconosciuti che suonavano fino a notte fonda in cantine fumose, senza compensi se non la passione di esserci. Altri, divenuti ormai celebrità, si muovevano da oltreoceano diretti ad una piccola grande capitale morale del jazz, calcando le scene del Festival Internazionale del Jazz, riempiendo il palasport e i teatri di Bologna”.
La partecipazione è ad ingresso libero, per informazioni:
www.lastradadeljazz.it
www.fondazioneluciodalla.it
Del resto nel 1977 Lucio Dalla, debuttando come autore dei testi, scriveva “il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare non lo puoi recintare” e in queste parole si può forse leggere un riflesso della sua anima, della sua personalità prorompente, della sua assoluta genialità, del suo essere “imprendibile” usando le parole dell’amico Mimmo Paladino.
Lucio era “come l’oceano” dunque ricordarlo e raccontarlo significa inoltrarsi nella memoria delle mille vite che la sua incontenibile energia gli ha reso possibile inventare.
Queste iniziative e le tante in programma nei prossimi mesi creano dunque con quelle passate un omaggio affettuoso, diffuso e partecipato a “tanti Lucio” quanti sono stati i suoi talenti e le sue passioni.
Come quello emozionante e da ricordare a Lucio cantante, a Lucio che ha scritto pagine indimenticabili della storia della musica italiana, che Giuliano Sangiorgi gli ha reso al grande concerto DallaArenaLucio del 2 Giugno scorso indossando il camicione blu che Massimo Osti, fondatore di C.P. Company, altro geniale bolognese, disegnò per l’artista in occasione del tour DallaMorandi e che i cugini di Lucio sono stati felici di prestare al leader dei Negramaro con l’emozione di ricordare le tante volte in cui Lucio lo ha scelto per calcare i palchi di tutto il mondo. Anche questo è un modo per raccontare ricordare come lo è, ed è bellissimo, quello che la Fondazione insieme a Pressing Line con gioia condivide con Cesare Cremonini che insieme a Lucio duetta nel suo grande tour sulle note di una incredibile Stella di mare.
E il mare è centrale nell’omaggio che la Fondazione ha condiviso con gli amici di Sorrento che hanno dedicato all’artista la rassegna culturale “I colori di Lucio” che si è chiusa lo scorso aprile con l’intitolazione a Lucio Dalla del molo della città che ha ispirato Caruso.